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martedì 25 dicembre 2007

L' incontro con il re Maya

-Bellissimo!!! esclamò Laika scodinzolando felice.
Da mesi vivevo in un modo tremendo, senza spazio e senza luce, senza correre in libertà
.-Cosa ti è successo? Sei stato cacciato dalla Terra?
- Non proprio...Sono il primo essere vivente che viene lanciato nello spazio. Sono una cavia. Dopo il mio esperimento, ne saranno fatti altri, fino al primo volo umano. Ero un cane bastardo e senza padrone. Per questo sono stata scelta per l' impresa.
-Non ci pensare. Adesso vivrai in un altro mondo, tanto più piacevole e sincero.
Ed ecco che davanti ai suoi occhi si presentò una figura stranissima: avvolta in una luce dorata che ne rendeva evanescenti i contorni.Laika non sapeva chi fosse, da quale mondo provenisse, se dal sogno o da quella realtà lunare. La voce era grave, profonda, come un eco di montagna.Era la voce di un uomo molto antico, vissuto oltre mille anni fa. Un re Maya.

La luce che emanava dall' essere impedì a Laika di vedere subito che altre figure lo seguivano. Erano simili a lui ma i loro contorni erano opachi e maggiormente visibili e multicolori.
Da essi si alzava una nenia cadenzata che sembrava fondersi con il ritmo del suo pensiero.
La cagnetta avvertì la sensazione di una musica che cresceva in lei, che proveniva dal profondo delle sue viscere.
La luce del re l' abbagliava, ma non era una sensazione spiacevole.
- Noi siamo qui da tanto, tanto tempo - disse il re.
- Come ci siete arrivati? Voi non avevate i mezzi tecnologici che hanno i terrestri di oggi.
Il re sorrise. E mentre sorrideva comunicava una sensazione di grande serenità.
La Terra s' era levata sull' orizzonte lunare, e il suolo era impregnato della sua luce.
"Come la Luna sulla Terra!" pensò Laika.
Ah, la luna, anche in un cane muove qualcosa dentro: emozioni primordiali; paura del mistero, dolcezza e bellezza del Creato.
Il re fece cenno con la mano al suo seguito e la nenia s' interruppe.
Adesso si poteva ascoltare un suono, ma com' era possibile laddove non c' era atmosfera?
Era come un sibilo di sottofondo che veniva dallo spazio lontano.
Laika sollevò il muso e drizzò le orecchie sensibili.
Era la voce delle stelle, delle miriadi di corpi celesti che, senza l' ostacolo delle nubi, poteva adesso vedere in tutto il loro splendore..
l re disse:- Non ti meravigliare di ciò che precepisci e vedi. Adesso la tua coscienza si è acuita. Il tuo viaggio sulla Luna ha prodotto quest' effetto. Prova a toglierti il tampone dal naso e il cerotto. Potrai respirare benissimo. Come noi.
Era vero!!! Laika si tolse il tampone dal naso ed il cerotto dalla spalla e respirò benissimo.

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